Domenico Romeo

Il percorso artistico da autodidatta di Domenico Romeo (Palmi, 1988) inizia in curva sud a Reggio, sostenendo la Reggina 1914, per la quale fin da giovanissimo disegna le bandiere e gli striscioni dai caratteri vergati a pennello. Un amore spassionato per i font gotici lo spinge a studiarne le lettere in tutte le loro forme. Qualche anno dopo, la sua calligrafia evolve. Il suo alfabeto si rompe, si fa astratto, dagli striscioni passa sulle tele. Quella che sta assumendo i connotati di una vera e propria ricerca pittorica informale, segnica e gestuale, incontra il medioevo europeo con i suoi manoscritti, la calligrafia araba dell’arte islamica, il simbolismo della cabala ebraica, i kanji dell’estremo Oriente. La sua indagine è rivolta, pertanto, a un segno universale che racchiuda in sé i diversi alfabeti del mondo, a icone globali più da contemplare che da osservare.

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